Donata all'Accademia S.Cecilia la biblioteca dell'organista Andrea Macinati
Andrea Macinanti, organista, concertista, docente al Conservatorio di Bologna, recentemente insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica, ha donato all’Accademia Musicale Santa Cecilia di Bergamo la sua vasta biblioteca organistica. Si tratta di una donazione importante per quantità e qualità, ma anche significativa della considerazione che riveste l’istituzione bergamasca agli occhi di un organista tra i più rinomati a livello europeo.
Quale il motivo di questa scelta così particolare, quella cioè di lasciare la propria biblioteca musicale mentre è ancora in attività?
Ritengo che età e pienezza del percorso artistico compiuto consentano a un musicista di rivolgersi a sé stesso interrogandosi quali sono i reali bisogni della sua sensibilità. In altre parole, di cosa ha realmente necessità per continuare la sua personale crescita e di quale sia lo spazio necessario a questa istanza, stante le oggettive considerazioni imposte dallo scorrere del tempo. Fatte queste considerazioni, possedere e approfondire i capisaldi della letteratura del proprio strumento, costituisce già un obiettivo interessante e sufficientemente nutriente. Di questi capisaldi irrinunciabili ovviamente ho diverse edizioni e di esse ne terrò una copia. Il resto desidero che sia a disposizione di insegnanti e studenti d’organo.
Come si articola il fondo che ha donato?
Si tratta principalmente di partiture organistiche ma anche per organo e altri strumenti, ivi compreso organo e orchestra. Vi sono edizioni rare (come, ad esempio, le prime edizioni delle Sonate per organo di Joseph Rheinberger) e altre meno nobili, servite in sede di studio ed esecuzione concertistica, con mie annotazioni e indicazioni di diteggiatura, pedaleggiatura e registrazione, che certo possono risultare utili a chi vorrà affrontare tali partiture. Sono comprese almeno cinque edizioni diverse dell’opera organistica integrale di J. S. Bach. E poi ancora facsimili di edizioni storiche e trattati. Insomma, una biblioteca che è uno sguardo a tutto campo sul mondo dell’organo.
Qual è in sostanza il suo intento?
Porre a disposizione di organisti, musicisti e studiosi quanto ho raccolto in molto anni di attività musicale, soprattutto offrendolo mediante la fruibilità di un catalogo on-line che verrà appositamente redatto. Mi piace pensare che le mie fatiche possano alleviare quelle di chi è più giovane di me ed è agli inizi del suo percorso formativo, in modo tale che possa andare anche oltre il mio traguardo.
Perché proprio all’Accademia Musicale S. Cecilia di Bergamo?
Conosco personalmente sia il Direttore, il M° don Gilberto Sessantini, amico e collaboratore di lunga data presso le Edizioni Carrara, sia l’insegnante di organo, il M° Marco Cortinovis che è stato mio allievo al Conservatorio di Bologna. Conosco e apprezzo anche l’attività dell’Accademia e il suo valore a livello didattico e artistico, nonché il valore umano che sorregge tutto questo. Mi è sembrata la scelta più naturale.
I questi giorni la biblioteca è stata trasferita a Bergamo e nei prossimi mesi, terminata la catalogazione e la sistemazione in una sala dedicata, verrà ufficialmente inaugurata.