Cosa possono avere in comune due composizioni apparentemente molto diverse come il ciclo di Lieder An Die Ferne Gelibte op.98 per voce e pianoforte di Beethoven e la Fantasia op. 17 di Schumann, caposaldo del repertorio pianistico?
Apparentemente poco: organico, strutture, epoche e stili diversi. In questo lungo racconto invece si scopriranno due opere quasi speculari e profondamente intrecciate che parlano di amori lontani e sofferti, del legame con la natura e dell’importanza dei suoni come veicolo di sentimenti, dove la figura di Beethoven è centrale.